domenica 6 febbraio 2011

LE ANATRE DI CENTRAL PARK E L'ULTIMO DECLINO DELLA CULTURA DI SINISTRA, POI BASTA.

Stavo chiacchierando. Come fanno tutti. E rognavo pure un po', ma magari questo lo faccio solo io. Oppure magari no. Faccio al mio interlocutore: "Sai hanno aperto un nuovo circolo di sinistra qui in paese, e sai qual'è la prima cosa che hanno organizzato?". L'altro neppure mi guarda e spara diritto. A colpo sicuro. "UN CORSO DI SCRITTURA CREATIVA". Sono rimasto a bocca aperta. Ma era elementare. Me l'ha spiegato come lo si spiega a un dilettante: "E' come sparare sulla Croce Rossa. Sì è una roba caratteristica: il corso di scrittura creativa, ma lo fanno solo per via della parola "creativa", che apre un sacco di nuovi orizzonti". Ora che ci siano un sacco di corsi di scrittura creativa non mi sorprende, ognuno può fare quello che vuole, magari spendere anche 6 o 7 mila euro per frequentare quello più famoso e costoso in Italia, quello che si chiama come il personaggio dello scrittore più schivo della storia della letteratura, quello delle Anatre del Central Park, per capirci. Ognuno può fare quello vuole, ma per quanto mi riguarda posto un enunciato, sta nei miei diritti fissati dalla carta costituzionale e lo considero un poco uno spot di PubblicitàProgresso: I CORSI DI SCRITTURA CREATIVA NON SERVONO A UNA BEATISSIMA MAZZA. Sono soldi e tempo lanciati fuori dalla finestra, ma ognuno fa quello che gli pare, ma, al contempo, questa è PubblicitàProgresso. Perchè non servono? Perchè non possono insegnare la grammatica, che c'è già la scuola e se vai a fare un corso di scrittura creativa per imparare la morfologia e la sintassi è come andare in costume da bagno a Piancavallo il giorno di Natale e neppure possono insegnare le storie, perchè lì serve la fantasia e il conoscere un po' il mondo, se non li si ha è meglio lasciar perdere fin da subito. Ma poi c'è la tecnica della scrittura. Quella chi te la spiega? Beh ci sono almeno cento persone che te la spiegano a un prezzo ben inferiore del corrispettivo di un corso di scrittura creativa: tipo non so Marguerite Yourcenar, basta comprare "Memorie di Adriano" o "L'Opera Al Nero", oppure Jim Thompson, basta comprare "Colpo di Spugna", oppure Margaret George, basta comprare "Il Re e il Suo Giullare". O "La Vera Storia del Pirata Long John Silver" o "Gli Amici di Eddie Coyle". Oppure, come dicono tutti, i russi. Un po' dei libri dei russi e si capiscono le tecniche e qualcosa in più. Oppure gli ebrei. Tutti i Roth, i Littel, gli Englander che volete. Mica serve iscriversi a un corso di scrittura creativa, basta leggere un po' di libri. Dopo un po', se va bene, si può cominciare a scrivere. Ora i corsi di scrittura creativa fanno parte di quel simpatico mondo dell'editoria italiana in cui tutti sono disposti a dirti che sei il nuovo David Foster Wallace, basta che tiri fuori un po' di quattrini per sgrezzarti un poco e subito dopo farti pubblicare. Tutto a tue spese. A questo proposito, prima di avventurarsi nel fantasmagorico mondo dell'editoria scritta (per evitare accuratamente il termine LETTERATURA) consiglio vivamente due libri  di uno scrittore/editore a me caro, Gordiano Lupi, che spiegano meglio di ogni altro manoscritto il perchè e il percome delle cose. Si chiamano "QUASI QUASI FACCIO ANCH'IO UN CORSO DI SCRITTURA CREATIVA" e "NEMICI MIEI". Sono due pamphlet da portarsi sempre appresso per evitare voli pindarici e mazzolatine sui denti. E poi in sovrappiù aggiungo un consiglio. Gratis. Ero a Venezia in compagnia del mio editore e parlavamo di manoscritti. Mi fa: "Tu non hai idea della roba che mi arriva in casa editrice. Più della metà dei manoscritti comincia col personaggio che si sveglia la mattina con la luce che filtra dalle tapparelle. Se comincia così già lo cestino...". "Ma scusa", gli faccio "ma non è così che cominciano le giornate?". "Sì. Ma visto che lo sappiamo tutti, c'è bisogno che qualcuno ce lo venga a dire?". Con buona pace di quello che ha inventato LA SCUOLA DELLE ANATRE DI CENTRAL PARK, che mi han detto di non stare a nominarlo perchè è un mito della cultura chic di sinistra.

6 commenti:

  1. Se la mediocrità esiste, perché sparare su questo? Sei a favore dell’eugenetica culturale? Leggendo i tuoi post mi sembra il contrario - a morte Umberto Eco, Gruppo 63 al rogo ecc…- o si tratta solo di un fastidio tuo per questioni che riguardino la ‘forma’? ma soprattutto, perché continuare a sparare? Prima spari e poi chiedi scusa, anzi, lo chiedi prima, dicendo che ognuno fa quello che gli pare. Secondo me le cose stanno così: la cultura non è natura, è sforzo, ognuno nel tempo decide se farlo o meno. Sarebbe poco corretto dire che tutti possono. Non è vero che tutti possono. Tutti possono avvicinarsi al livello per cui lavorano, e per ‘lavoro’ intendo la quantità di sforzo che ognuno è disposto a fare per crescere culturalmente, per conoscere. Non te lo ordina il medico, è un fatto privato. Un corso di scrittura creativa non serve né meno né più di un blog tenuto da chiunque. C’è posto per tutti. La mediocrità esiste, ed è dappertutto, commenti compresi. Arrendersi o accettare e andare avanti cercando di migliorare? E se un ex bambino mai valorizzato a scuola inciampasse un giorno in un corso di scrittura creativa e partisse da lì per iniziare un suo percorso? Sbaglio o tempo fa è apparsa proprio nel tuo blog una scritta ‘non è mai troppo tardi?’ Io credo che proprio per quel tuo sbandierare l’importanza del merito, sia necessario pensare che lo sforzo E' INDIVIDUALE, anche iscrivendosi ad un corso di scrittura creativa. Non è il corso in sè che è sbagliato, magari bisognerebbe ragionare sulle aspettative di chi si iscrive. Dunque, metti un fiore al tuo fucile!! (che poi lo metto anch’io)

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  2. Aggiungi anche Velina o calciatore, altro che scrittore! (Historica, 2010)... è l'ultima puntata. Quasi quasi te lo regalo...
    Ciao

    Gordiano

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  3. Marco, consentimi un "BAH" grande come una casa!......Posso capire i tuoi dubbi sulla promozine di una "didattica della creatività"...ma come giustamente scrive 510, perchè no? Il tuo censurare certe iniziative mi fa pensare a tre teorie diverse che, a dire il vero, anche se spero di no, potrebbero sussistere contemporaneamente.......1) Motivazione caratteriale: Ti manca un pò di umiltà per poter riconoscere, a percorsi di natura diversa da quelli da te intrapresi, una certa dignità......2) Motivazione modaiolo/filosofica: Fai Controcultura? Allora sei figo! Hai un'approccio un pò più, consentimi il termine, "Istituzionale" o, se vuoi, "Pop" verso l'arte in genere? Sei uno sfigato! 3) Motivazione di carattere Ideologico/Politica: Tutte le iniziative con matrice "sinistra-istituzionale" o, se vogliamo "centro-sx", vengono bollate negativamente e liquidate in malo modo, in quanto il primato spetta a quella ControKultura di sinistra extra-parlamentare che, non essendo contaminata da compromessi di alcun genere, è l'unica ad aver diritto d'esistenza. Beh, rimanendo in un ambito squisitamente filosofico.....finché tanta gente andrà ad ingrossare le suddette fila, altrettanta farà la fila ai provini del Grande Fratello. Forse la folla di gente "normale" che cerca di arrabattarsi tra gli uni e gli altri, tanti demeriti non ce li ha!

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  4. ciao lucio. sono contento di sentirti. forse la prima. se fossi umile nessuno mi cagherebbe di striscio. ma metto a disposizione quello che conosco. bene, purtroppo.purtroppo c'è un sacco di gente che, per esempio, dopo aver pagato per fare un corso di scrittura creativa, paga per pubblicare. magari non lo si sa. magari non si sa che c'è della gente che con le aspirazioni di alcuni fa un sacco di soldi. io metto a disposizione quello che so. non faccio controcultura. io faccio la mia cultura. quella venuta su dalla strada. io sono venuto su dalla strada. magari si vede e ne sono contento: "perchè dal basso puoi vedere le sottili incrinature che non puoi scoprire all'università". curiosamente io appartengo al "centro sinistra" e credo davvero che l'estrema sinistra sia del tutto anacronistica. una posa.sono fuori dal coro, forse perchè non dimentico calearo o l'unicoper. perdona la mia mancanza di umiltà, che riconosco. ma sono così. Grazie lucio. spero che tu voglia bachettarmi ancora. aiuta. ciao.

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  5. caro marco, come vedi ci sono riuscito......
    in merito alla tua tesi ritengo che il nodo della questione non sia che cosa propone il nuovo circolo di sinistra, ma il fatto che tu non lo sei più! grazie a fortunatissimi incontri e ad altrettanto provvidenziali accadimenti, inconsapevolmente, sei cambiato profondamente..... del resto l'evoluzione prevede proprio questo.forse non ne sei ancora perfettamente consapevole o forse lo sei ma cerchi di far finta che non sia così. chi ti conosce non può non accorgersi che nelle tue parole c'è qualcosa di nuovo. non è una disgrazia, cambiare idea alla luce dei fatti è sinonimo di grande intelligenza.
    beh adesso chiudo, per il mio primo post penso di aver dato abbastanza.
    un abbraccio.

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